Francesca Pincelli

Diplomata al conservatorio “G.B.Martini” di Bologna in  pianoforte principale.

Ha partecipato ai seminari S. Domenico di Fiesole organizzato dall’OSI (Orff Schulwerk Italian) dal titolo: “non sarà troppo piccolo?” Tenuto da Paola Anselmi, sullo sviluppo della musicalità e l’apprendimento musicale del bambino da 0 a 36 mesi.

Nel 2005 partecipa al corso residenziale “Musicali si nasce” Da Madama Dorè a Bela Bartok verso la musica consapevole (per bambini da 0 a 48 mesi) organizzato dalla Scuola popolare Donna Olimpia di Roma. Con i seguenti relatori: Beth M. Bolton, Paola Anselmi, Alberto Conrado, Diago Maugeri e Michal Hefer.

Dal settembre ’94 al maggio ’96 ha insegnato pianoforte a bambini e a adulti e propedeutica alla musica, a bambini dai 2 ai 9 anni, presso l’Associazione Culturale Studio del Movimento a Budrio, affiancando l’attività musicale a quella di psicomotricità.

Durante gli anni scolastici ‘95/’96 e ‘96/’97 ha insegnato pianoforte principale, canto e solfeggio presso l’Associazione musicale “Torelli” a Sasso Marconi.

Dal gennaio ’98 ad oggi è docente di pianoforte e propedeutica musicale presso l’Associazione Diapason Progetti Musicali a Budrio.

Tiene corsi di propedeutica a bambini della scuola primaria e dell’infanzia, inoltre svolge l’attività di accompagnamento ai corsi di coro e alle classi di canto.

Durante l’anno scolastico ’98/ ‘99 ha collaborato come maestro accompagnatore all’allestimento dello spettacolo, rivolto alle scuole primarie del territorio di Budrio, “Noi costruiamo una città” di P. Hindemith, allestito presso il teatro Consorziale di Budrio.

Nel marzo 2001 si è esibita in uno spettacolo allestito dall’assessorato alle pari opportunità, presso il teatro Consorziale a Budrio, in un repertorio per violino e pianoforte.

Metodo di insegnamento

Con gli allievi della classe di pianoforte, per quello che riguarda la tecnica, prediligo un approccio il più possibile di “appoggio”, dando importanza alla tecnica delle “cadute”, evitando il più possibile una tendenza spesso frequente di sospensione e rigidità. Per ciò che riguarda il metodo con i principianti, prediligo il metodo che affronti contemporaneamente la lettura della chiave di violino insieme a quella della chiave di basso, inoltre porto i miei allievi a un’iniziale lettura di tipo intuitiva, basata sulla capacità di individuare le note secondo il loro “movimento” nel pentagramma le une rispetto alle altre, a prescindere dal loro nome, velocizzando così il processo di lettura. Mi piace che i miei allievi, quando l’età lo permette, condividano con me gli obiettivi che li hanno portati ad interessarsi del pianoforte, in modo da creare un lavoro fatto un po’ “su misura” ad ogni ragazzo. Con gli allievi che suonano da qualche anno, per ciò che riguarda i generi, cerco di dar loro una visione il più ampia possibile, in modo da individuare le loro inclinazioni e mancanze. Con chi di loro lo desidera affrontiamo un programma più rigorosamente classico, in modo da poter eseguire gli esami di corso, o di ammissione in conservatorio. Tutto ciò di regola viene condiviso con i genitori, allo scopo di farli partecipi il più possibile del cammino intrapreso con i loro figli.